Scegliere una quota a cui impostare l'edificio e mantenere la linea di costruzione orizzontale da tale punto. Questa credo sia una delle sfide più affascinanti dell'uomo nell'ambito dell'architettura. Forse la mia visione è un po' pervasa dalla mia formazione universitaria da ingegnere, ma non è detto che una costruzione ardita non possa incarnare ideali di bellezza. Ne è un esempio questa casa sul monte Asama, Giappone. Il proprietario ha dovuto cercare per anni la location ideale: uno splendido mare alberato sul clinale della montagna Questa abitazione è cresciuta tutt'uno con l'ambiente circostante, una casa-terrazza sul panorama eccezionale che si mostra dintorno. Entrare nell'ambiente è un po' come fuoriuscire nuovamente all'esterno, infatti, le ampie vetrate danno piena visuale su ciò che si distende fino all'orizzonte. La mano dell'uomo accoglie ed invita ad entrare la natura all'interno del suo dominio, senza rifuggirlo o annientarlo.
Una villa che sembra incarnare alcuni ideali delle opere di Le Corbusier, come la costruzione su pilotis, seppur in questo caso si tratti di setti di cemento armato, la costruzione estesa orizzontalmente e la semplicità formale. Anche l'arredo interno è essenziale per lasciare spazio all'abitante di poter fruire della natura che lo circonda, senza essere distratto dalle creazioni dell'uomo.
Architetti: Kidosaki Architects Studio
Location: Asamayama Tsukudeiwanami, Shinshiro, Aichi Prefecture, Japan
Design Team: Coco Ashihara
Project Year: 2011
Fotografie: 45g Photography © Junji Kojima