“Amazing Journey” è un documentario sulla storia degli Who. Ho comprato questo dvd da completo ignorante, ero solamente curioso di scoprire qualcosa di un gruppo che ha fatto la storia della musica e non è facile approcciarsi a certa musica ascoltando solamente le canzoni. Comunque sia, alla visione della pellicola catapultato in un mondo assolutamente diverso, indietro di quasi cinquanta anni. Anni ’60, nascita degli Who. Quattro ragazzi totalmente diversi tra loro, tutte personalità a loro modo molto forti, che più volte cozzeranno sul palco e fuori (anche in vere e proprie risse). Roger Daltrey alla voce, Pete Townshend alla chitarra elettrica, John Entwistle al basso, e Keith Moon alla batteria, era questo il quartetto base. All’inizio portatori di messaggi Mod, movimento giovanile londinese che aspirava alla modernizzazione. Fu uno dei primi gruppi a distruggere gli strumenti a fine concerto, i primi a realizzare un opera rock e portarla all’interno dei teatri (prima Tommy e poi Quadrophenia), sempre restii a permettere l’ingresso al loro interno di concerti diversi dalla musica classica (specialmente in quegli anni). Gli Who abusavano di anfetamine e di droga, Pete Townshend era seguace di un santone (dal suo nome in parte deriva il titolo “Baba O’Riley”). Più volte i membri del gruppo arrivarono alle mani, anche sul palco.
Fra membri spicca sicuramente Keith Moon, sia per aver cambiato il modo di concepire la batteria e il suo suonarla, sia per la spiccata personalità. Potremmo definirlo esagitato, un ragazzo che non riesce a stare fermo per troppo tempo (pure alla batteria, un vero ossesso), sempre a fuggire dalla noia e forse fu questo a sancire la sua fine. A 32 anni morì nel sonno per un overdose di farmaci, dopo lunghi anni con problemi di droga. Nel 2002 anche John Entwistle morì nel sonno, dopo aver assunto cocaina.
I due ultimi componenti del gruppo continuano i tour riproponendo le loro canzoni.
Non voleva essere una storia degli Who, anche perché ci vorrebbero pagine e pagine e una cultura a proposito che io non ho, ma solamente un articolo per mettere curiosità. Sicuramente si apprezza maggiormente la musica, conoscendo il background culturale che le ha partorite e i loro autori.
Vedendo il documentario si capisce qualcosa anche dell’epoca in cui è nata certa musica e sinceramente ho guardato la cosa con un po’ di amarezza. I giovani di allora facevano qualcosa per smuovere un po’ il mondo, anche se a volte erano solamente risse per imporre i loro ideali (mods contro rockers), ma all’epoca si è creato qualcosa. Cosa potremo dire fra cinquanta anni degli anni 2000?
Vi propongo alcune delle più celebri canzoni degli Who. Buon ascolto!
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