lunedì 17 ottobre 2011

Lifestyle: Parkour




Parleremo di Parkour e dobbiamo ringraziare APKI (Associazione Parkour Italia) per la disponibilità. Presenteremo l'intervista suddivisa in tre parti a causa della discreta mole di questa, giusto per non stancare troppo i nostri lettori.

Cos'è il Parkour?
Parkour è semplicemente muoversi da un punto A ad un punto B nella manierà Più efficente possibile utilizzando le nostre sole risorse fisiche, dentro questa piccola spiegazione però si nasconde molto di più, cercando continuamente la sintesi e forzando sempre la nostra capacità immaginativa per "vedere" il percorso alternativo da creare si cambia profondamente iniziando a capire l'importanza della semplicità e della sincerità con noi stessi e sviluppando una capacità di osservazione e di "rilettura" dell'ambiente che ci circonda che ci fa essere osservatori più attenti. Allenandosi si ha sempre maggior energia, concentrazione e coscenza.
La storia la si può trovare ovunque, è bene comunque affidarsi al mezzo di informazione ufficiale www.parkour.net di cui noi gestiamo la parte italiana.
Per dirla in due parole il Parkour deriva da una disciplina utilizzata dai militari per potersi spostare nel modo più efficente possibile; in seguito, affidandosi ai principi del metodo naturale di sviluppo fisico studiato da Hebert, un ragazzo francese di nome David Belle, figlio di un membro dell'esercito, fece sua questa disciplina adattandola ai tempi e dandogli il nome di Parkour.

E' uno sport oppure uno stile di vita? O tutti e due?
Non esiste competizione se non quella naturale con se stessi quindi si discosta dall'idea di sport, è una disciplina che ognuno vive con l'intensità che preferisce, sicuramente il "metodo naturale" è un metodo non solo di allenamento ma anche di pensiero, quindi un traceur (chi pratica parkour) tenderà sempre ad avere una visione della vita più naturale ed un carattere migliore.
Il Parkour non ha nulla a che vedere con le mode, è qualcosa che fa parte di noi e possiamo riscoprire.

Wikipedia descrive così il Parkour: "Per qualcuno (particolarmente i non praticanti), il parkour è uno sport estremo, per altri una disciplina comparabile alle arti marziali.", qual è la vostra opinione in merito?
A differenza dei non praticanti io so cos'è il Parkour, sicuramente non è uno sport estremo per due motivi:
1) non è sport.
2) non è estremo, non andando mai oltre i nostri limiti, ma anzi comprendendoli e rispettandoli.
Vedere un atleta che salta 4 metri in lunghezza ed atterra con precisione lì dove vuole arrivare o vederlo arrampicarsi con disinvoltura sopra il tetto di una casa è estremo per una persona che passa molto tempo in maniera sedentaria ma per chi si allena e sa per certo di poter saltare 5 metri saltarne 4 non è estremo, è anzi molto cauto.
Ci sono decine di atleti in ogni città che hanno capacità in specifici movimenti molto più sviluppate delle nostre, quello che cambia è il nostro approccio con l'ambiente, per noi il mondo è la nostra palestra e lo sviluppare il nostro corpo per fare ciò per cui è nato la nostra regolare attività.
Per me chi beve troppa coca cola o sta troppo seduto utilizza in maniera estrema il proprio corpo.
Per quanto riguarda le arti marziali potrebbe esserci della filosofia di fondo molto simile, del resto la lotta è un elemento del metodo naturale, però ai nostri giorni le arti marziali sono o commerciali o buffe, poche persone praticano seriamente compiendo una ricerca, ho frequentato molti anni quell'ambiente.
Fermo restando che secondo me Jackie Chan è un grande traceur.


Chi è il traceur medio?
Il praticante di parkour medio direi che è un essere umano che vuole sfidarsi ed è pronto ad allenarsi con impegno e costanza, è tenace e sa che c'è sempre una soluzione.
Se si è avvicinato alla disciplina chi nella vita è un impiegato delle poste che non ha mai fatto sport, un medico icuriosito dall'approccio naturale col proprio corpo o uno sportivo di lunga data che vuole ricercare in un'antica tecnica di movimento l'innovazione che non ha trovato nelle decine di corsi indoor sempre più affiancati da tecniche motivazionali, questo poco importa, un traceur è un traceur. Il parkour è una buona base per la vita, qualsiasi essa sia.

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