sabato 1 ottobre 2011

Los Vladimirovic A/W 2011-2012


De profundis clamavi, letteralmente dal profondo chiamavo (a te, Signore). Questo è il nome data alla nuova collezione di Los Vladimirovic, che altro non è l'incipit del salmo 129. La collezione prende vita da un giorno passato interamente all'interno del cimitero di Père Lachaise, Parigi. Un luogo eccezionale all'interno della città dalla grande torre in ferro, uno spazio che fuoriesce dai canoni della vita frenetica cittadina e si tramuta in una piccola metropoli mortuaria incontaminata. Si può vagare in grandi viali tra tumuli e cappelle accompagnati unicamente da noi stessi e le nostre riflessioni sul senso della vita.  Al suo interno sono onorate morti illustri come quelle di Oscar Wilde (una sfinge mutilata dei suoi attributi da due studentesse straniere scandalizzate dalla presenza dell'organo fallico), Amedeo Modigliani, Honoré de Balzac e molti altri ancora. 
La collezione vuole rispecchiare quest'architettura mortuaria, con tagli che richiamino proprio tale modo di costruire, capi che sembrino statici, così come è immobile la morte. La gamma di colori racchiude unicamente il nero, il grigio (la cui tonalità riporta subito alla mente quella della lapide) e il bianco. E anche il set fotografico, annullando completamente la faccia dei modelli con delle fasce nere, unitamente ai tatuaggi biblici e tipici di personaggi di dan browniana memoria, contribuisce ulteriormente e pienamente a dare l'idea alla base di tutto il progetto concettuale. 












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