Henrique Oliveira, classe 1973, è un'artista brasiliano con sede in San Paolo. Lì opera utilizzando legni di scarto da baraccopoli dismesse, da recinzioni non più utilizzabile e molto altro, che rifinisce in pvc e pittura.
Le sue creazioni travalicano le due dimensioni catapultandoci in una visione tridimensionale dell'arte. Molto suggestiva, un concept che viene da dentro, come se gli organi del corpo umano si catapultassero all'estero con la chiara intenzione di inghiottirci o, in alternativa, come se si entrasse proprio dentro un corpo umano vivente. Legno che si riversa fuori dalle pareti, angosciante, travalicante, con bubboni malati che riducono il nostro spazio vitale, che lo risucchiano con forza, con l'unico desiderio di inghiottirci a loro volta, per aumentare ancora ulteriormente il proprio spazio e continuare la loro espansione morbosa. Eccezionale anche l'esperienza architettonica dell'artista, con le sue creazioni che fuoriescono da finestre e porte dopo aver completamente saturato l'interno, pronte ad invadere anche l'esterno e a cattura i passanti lungo il marciapiede.
Non ci rimane che aspettare una sua mostra in territorio italico, così da poter vivere appieno l'esperienza che tali installazioni riescono a dare.
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