Erano anni in cui anche l'arte pagava. In questo caso potremmo dire che l'arte faceva vendere anche le riviste patinate. Non era sufficiente la prima donna da i succinti abiti o dai succinti abiti proprio inesistenti a convincere il lettore medio. D'altra parte, probabilmente, anche il mercato dell'editoria era più florido e ci si poteva permettere simili collaborazioni, come quella che stiamo per presentarvi.
Era il 1974, quando sulle pagine di Playboy, compariva The erotic world of Salvador Dalì. Un Dalì che progetta e mette in opera la sua arte in un set di nudo fotografico. Nelle foto si possono vedere i caratteri dell'opera surrealista di Dalì. Un vero capolavoro di un tempo ormai andato.
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