lunedì 7 novembre 2011

Five for ImPressing: Riccardo Bandiera


Nome, cognome, età e da quanto scatta fotografie?
RiccardoBandiera, 38 anni, scatto “seriamente” da un paio d’anni, diciamo con una certa continuità, comunque da non più di 3-4, da quando ho iniziato a fotografare la mia collezione di vinyl toys con una compatta.

La sua attrezzatura?
Ho una Canon EOS 5D con varie ottiche per il digitale e alcune analogiche: la DianaF+, un Agfa Silette Prontor-S della pro-zia, una Ricoh 500G di mio padre, una Comet NK 135 Electronic in prestito, una Kodak Instamatic 28 presa al mercatino e che sto cercando di far funzionare col 35mm., infine una Polaroid Land Camera Supercolor 1000 che aspetta da un po’ di tempo la giusta ispirazione per esser usata.

Cos’è la fotografia per lei? Quanto l’obiettivo influenza la vita di tutti i giorni?

E’ una forma d’arte, cerco sempre il lato artistico quando scatto. E’ fermare il tempo, ovviamente. E’ cercare di creare emozioni, sensazioni in chi guarda le fotografie. Fermare il tempo in un attimo e lasciarne il ricordo per più tempo possibile.
Quando fotografi con una certa continuità, “vedi” le foto mentre sei in giro, le cerchi in una luce particolare, in un viso, in una situazione, in un luogo, inizi a “vedere” con un altro occhio la vita di tutti i giorni. E’ fantastico.

I suoi soggetti preferiti?
Oggetti vari, per dimensione e forma, dai toys a cose di uso comune, poi le luci notturne e le figure femminili.
Cosa fa quando non scatta foto?
Ascolto molta musica: a casa mia lo stereo è sempre acceso. Sto in rete a guardare altre foto e fotografi, a mantenere contatti, a cercarne di nuovi, oppure vado a fare freeride in mountain-bike o esco con gli amici. Leggo qualcosa e vado al mare.
Cosa la distingue, a suo giudizio, da altri fotografi?
Non saprei, forse e spero, il non essere influenzato da una maniacale e generale didattica che molti possiedono. Qualcuno mi ha detto che noto dettagli che ai più sfuggono. Questa cosa mi piace molto.

I suoi lavori di quali influenze artistiche risentono?
Penso che questo non debba dirlo io ma chi guarda le mie foto. Mi pare troppo pretenzioso.
Qual è il suo modo di scattare? Si immagina tutta la scena e predispone il set, oppure si affida all’estro del momento? Quali sono i  suoi progetti futuri?
Quando faccio ritratti e pose, parto da una location o da un tema e a seconda delle persone che devo fotografare, penso già a qualcosa prima. Poi solitamente, l’estro e la situazione che si crea generano il resto. Mi piace l’idea del progetto, di creare una “scena” con una serie di foto.
Abbiamo appena messo on-line un sito-blog sul territorio e non solo, a cui tengo molto e per il quale mi occupo prevalentemente della parte fotografica. Si chiama sassisecchi.com e ci potete trovare un po’ di cose interessanti. E poi un paio di progettini ancora top-secret!

Qual è la foto che sogna di scattare?
Quella che ho già in testa ora! E spero di scattarla al più presto. Semplicemente vorrei continuare a fotografare come sto facendo, migliorando, perché già questo è un bel sogno.
Un fotografo che ci consiglia di tenere d’occhio?
Me ne piacciono parecchi per motivi diversi, uno che ultimamente mi ha messo d’accordo su parecchie cose è Scott Morgan. Ha uno stile diretto e piuttosto vario. 


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